domenica 30 novembre 2008

La pubblicità e i bambini (e le bambine?)

Il linguaggio pubblicitario cerca immediatezza ed efficacia e a queste si potrebbe attribuire la causa dell'uso del maschile generico. Tale uso è legittimato, come sappiamo, dalla grammatica e dalla pratica. Tuttavia, i colori e le immagini sembrano in molti casi rafforzare l'idea di un 'figlio' prototipicamente 'maschio'.


In particolare, questa idea di un 'figlio' prototipicamente 'maschio' diviene quasi esclusiva quando si tratta di nutrimento. E, per chi abbia letto Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti, questa associazione preferenziale non sembra casuale.



(Pubblicità Kinder)


(Pubblicità dei Sofficini)


(Pubblicità dell'acqua Levissima)

Le bambine sono, invece, referenti, destinatarie e strumenti per i messaggi sulla bellezza.


(Vogue Bimbo)


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